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Mount Recyclemore, la scultura di rifiuti elettronici che incombe sul G7

Aggiornamento: 7 set 2021

Un provocatorio benvenuto è stato riservato ai membri del G7 in occasione del loro incontro fissato l’11 giugno scorso in Cornovaglia.


Il Mount Recyclemore, una sontuosa scultura, a riprendere il celebre Mount Rushmore, raffigurante i volti capi di stato più potenti al mondo: il primo ministro britannico Boris Johnson, il primo ministro italiano Mario Draghi, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il primo ministro giapponese Yoshihide Suga, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro canadese Justin Trudeau e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Questa installazione, firmata Joe Rush e commissionata da MusicMagpie, è stata totalmente assemblata con resti di prodotti elettronici. Una struttura che incombeva sul Carbis Bay Hotel, luogo designato a ospitare il G7, come incombe l’emergenza dell’inquinamento globale su di noi.

Associazione MetrOfficine
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Come riportato da eHabitat, l'opera è stata realizzata con 12 tonnellate di rifiuti, 20mila pezzi tra telefonini, vecchi pc, aspirapolveri, tastiere tra cui si sono districati 15 artisti. Un intenso lavoro cominciato a Londra e che dopo sei settimane si è trasferito in Cornovaglia, a "sorvegliare" l’evento e le scelte dei suoi influenti partecipanti.


Un chiaro messaggio che quasi assume le vesti di un avvertimento: “Speriamo di pungere le loro coscienze e fargli capire che sono tutti coinvolti in questo business dei rifiuti”, ha affermato l’autore. Sono proprio i rifiuti elettronici a rendere questa crisi ancora più grave, calcolando che il loro impatto sul pianeta è indiscutibilmente devastante..


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Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, infatti, nel 2019 sono stati prodotti 53 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici in tutto il mondo, oltre 9 milioni di tonnellate in più rispetto a cinque anni prima.

Come ha raccontato Steve Olivier, CEO e co-fondatore di MusicMagpie, azienda online che acquista e vende prodotti elettronici: “Tutto, dai nostri telefoni ai nostri laptop, per funzionare fa molto affidamento su materiali preziosi, che non solo sono risorse limitate, ma hanno anche un impatto diretto sui cambiamenti climatici quando vengono estratti dalla terra".

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Un’emergenza arrivata ai massimi storici e che non può che “chiamare” iniziative come questa. E chi poteva essere l’autore di un’opera di tale impatto se non Joe Rush? Un’artista che ha basato gran parte della sua produzione sul tema del riciclo dei rifiuti, dell’inquinamento e della tutela dell’ambiente.


Joe è infatti il co-fondatore della Mutoid Waste Company, un gruppo di scultori e performers che, partito da Londra, cominciò negli anni ’90 una tournée per tutta Europa. Passati anche per l’Italia, a Santarcangelo di Romagna crearono una base artistica, Mutonia, dove poter sviluppare le proprie attività visuali con un occhio di riguardo verso il rapporto uomo-natura in ottica post-industriale.


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La tutela dell’ambiente è quindi un tema centrale della sua carriera e un argomento su cui Metrofficine basa molto del suo lavoro. Per questo, è per noi un onore accogliere progetti di tale caratura e che mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così critico.


Lottare contro il consumismo sfrenato e l’obsolescenza programmata dei prodotti elettronici a favore della rigenerazione e del riciclo dei rifiuti.

Questo è lo scopo e raggiungerlo è di vitale importanza.



Pictures by: Getty Images, Reuter

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