Il turismo rappresenta storicamente uno dei punti cardine per l'economia italiana ed è andato incontro, negli ultimi anni, a un inesorabile crollo.
Per ovvie ragioni, il settore risulta essere fra i più danneggiati: secondo i dati Istat, infatti, nel 2021 ci sono stati 60 milioni di arrivi e 120 milioni di presenze in meno rispetto al 2019.
Questi dati sono andati a impattare duramente sull’economia di settore, portando a un drastico calo di pernottamenti e spese varie, con gravi conseguenze per le varie attività come tour operator e agenzie di viaggio. Basti pensare che, rispetto al 2019, gli italiani in vacanza hanno ridotto la propria spesa del 33,8% e le strutture ricettive del comparto alberghiero hanno subito un decremento delle presenze del 44%.
Museo diffuso e cooperative di comunità: come il turismo reagisce alla crisi
Sebbene i numeri siano migliori rispetto a quelli del 2020, ancora non siamo neanche minimamente vicini ai livelli pre-pandemia; inoltre, le istituzioni sono riuscite a colmare certe lacune solo parzialmente, come conferma il recente grido di allarme lanciato da Federalberghi e Confcommercio.
Eppure esistono alcune realtà che riescono a sopravvivere grazie soprattutto a idee innovative, progetti e iniziative che puntano alla riqualificazione e valorizzazione di un territorio che, fortunatamente, fornisce sempre una solida base da cui ripartire. Un esempio lampante, in tal senso, è l'Associazione "La Torre del Fiscale", di cui vi avevamo parlato alcuni mesi fa.
Oggi, il museo diffuso e le cooperative di comunità possono rappresentare una valida soluzione che possa restituire linfa vitale ad un mondo che sta fronteggiando una crisi mai vista prima.
A differenza di quello tradizionale, il museo diffuso consiste in un'insieme di luoghi che possano attrarre turisti in una certa area geografica, con la possibilità di connetterli e creare percorsi di visita e itinerari, gestiti e organizzati dagli abitanti stessi.
Ѐ qui che entra in gioco il concetto di Cooperativa di Comunità, una realtà che associa cittadini, attività commerciali e istituzioni, creando coesione tra i membri e valorizzando la centralità del capitale umano. L'obiettivo è la produzione di beni e servizi che garantiscano una stabilità economica e sociale del territorio.
Come riporta "Legacoop", si tratta di un modello di innovazione sociale che non è stato ancora riconosciuto giuridicamente, anche se, su scala regionale, qualcosa si sta muovendo e alcune cooperative sono già state regolamentate.
Sciacca e il Museo diffuso dei 5 sensi
Oggi vogliamo parlarvi di una delle rappresentazioni più affascinanti e riuscite di museo diffuso: il "Museo Diffuso dei 5 sensi" di Sciacca.
Un progetto nato nel 2019 nella provincia di Agrigento e che ha preso il volo in piena pandemia, grazie alla fondazione di "Identità e Bellezza", una cooperativa di comunità che ha aggregato le associazioni del luogo.
Il museo diffuso - di cui fanno parte artigiani, commercianti, associazioni, strutture ricettive - vuole valorizzare la città e tutto quello che ha da offrire dal punto di vista turistico, regalando al visitatore una vacanza da ricordare.
L'ideatrice del progetto e presidente della cooperativa di comunità è Viviana Rizzuto, una project manager che, dopo anni di lavoro in Svizzera e per varie multinazionali in giro per il mondo, è tornata a casa per scommettere sulla rinascita di Sciacca, puntando a riportare alla luce quelle enormi qualità inespresse e sopite della sua terra natia.
Come spiega nell'intervista al "Corriere della Sera", sono state create oltre "50 esperienze del fare e dell'essere" destinate ai turisti, o per meglio dire ai cittadini temporanei.
Ogni negozio, bottega, casa regala un viaggio immersivo alla scoperta delle specialità e delle tradizioni locali: infatti, i visitatori hanno l'opportunità, sotto la guida di maestri e artigiani, di imparare le antiche tecniche di lavorazione dell'argilla, della cartapesta e del corallo fossile di Sciacca, per dare forma a opere uniche, come le tipiche maschere di Carnevale o degli splendidi gioielli personali ed ecosostenibili.
Inoltre, si può degustare il vino più antico al mondo (vecchio di 6000 anni e conservato in un'anfora che giaceva nelle viscere del Monte Kronio), osservare la preparazione della pasta fatta in casa e conoscere il processo di produzione dell'oro verde di Sciacca, l'olio d'oliva.
Poi, ovviamente, le bellezze del mare in cui perdersi tra un'escursione in Kayak e una nuotata subacquea, tra una lezione di Yoga al tramonto sulla spiaggia e una gita alle Grotte di Dedalo con le sue terme, le più antiche del mondo.
“Siamo un “Museo Diffuso”, significa che siamo aperti e che ogni elemento della nostra città, comprese le persone con le loro storie, sono il grande tesoro che vogliamo offrire a chi ci viene a visitare. Il modo migliore per conoscerci è usare tutti i sensi: il sapore dei nostri cibi, i colori delle nostre terre, i suoni delle nostre voci, le opere delle nostre mani, i profumi dei nostri frutti. Una unicità che non dimenticherete mai.”
L'idea prende forma confidando di donare ai turisti un'esperienza multisensoriale, che non li coinvolga solamente dal punto di vista visivo, ma andando a sollecitare tutti e 5 i sensi; ed è proprio questo aspetto che differenzia Sciacca dalle classiche vacanze al mare, un viaggio unico che riesce a toccare le corde dell'anima degli ospiti.
Un'ulteriore particolarità è rappresentata dalla concezione di Infopoint diffuso: centri di informazione gestiti dagli abitanti e dislocati in diverse attività commerciali a seconda dell'orario.
"Apriamo all'alba con il bar, chiudiamo a notte fonda con il pub e durante il giorno ci trovi anche in un negozio, in un tabaccaio, nella bottega di un artigiano. Troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno: luoghi da visitare, orari di apertura, esperienze speciali da prenotare."
Sciacca regala un’esperienza a 360 gradi, un viaggio emozionale in cui i turisti vengono "catturati" e che li porta a partecipare attivamente alla vita del posto, rendendoli parte integrante della comunità.
Grazie alla Cooperativa di Comunità "Identità e Bellezza", oggi la città sfrutta a pieno le sue potenzialità, raccontando al mondo le proprie storie e radici, con uno sguardo rivolto al futuro.
Sciacca, la ripartenza tra sostenibilità e condivisione
Uno dei pilastri su cui si fonda il progetto è il tema della sostenibilità: la comunità conosce fin troppo bene il valore immenso che la natura dona quotidianamente alla città e tutti i membri sono mossi dal desiderio di preservarla.
Il museo diffuso si pone, infatti, l’obiettivo di promuovere prodotti a km zero e le piccole attività locali, combattendo così la crisi economica e occupazionale che tanto ha impattato in questi ultimi anni.
Il progetto sorge da un "patto" tra i cittadini, che mettono a disposizione della collettività le proprie abilità, il tutto basato su principi etici e sociali che abbracciano temi come sostenibilità, economia circolare ed empatia.
Vi ricorda qualcosa?
Un insieme di valori che accompagnano, sin dalla sua nascita, anche il mondo MetrOfficine.
E allora, come non sostenere una realtà con cui condividiamo natura e missione?
Una bell'esempio di comunità solidale, "connessa" e unita a fronteggiare difficoltà condivise, che rende i cittadini più consapevoli del patrimonio artistico, naturale e artigianale del proprio territorio, così da preservarlo e valorizzarlo al massimo.
Grazie al "Museo diffuso dei Cinque Sensi", la comunità di Sciacca ha ritrovato quell'entusiasmo che conquista i cuori dei visitatori, trasformandoli da semplici passanti a veri e propri cittadini.
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