[Report dell'operazione per chiarezza e trasparenza con i donatori:
➡️ Donazioni ricevute via fundraising social: € 1500,00
➡️ Donazioni ricevute via PayPal: € 553,00
➡️ Donazioni ricevute via bonifico diretto circa € 2190,00
TOTALE: € 4.243,00]
Oggi siamo qui a raccontarvi una storia che mai avremmo voluto trattare. Una storia che ha dell’incredibile e che ha rischiato di mandare in fumo, letteralmente, anni e anni di sacrifici. Una “storia sbagliata” che ha come protagonista, non richiesto, Livio Onnis.
Il nostro racconto comincia pochi mesi fa, quando Livio va in pensione e decide, insieme a sua moglie, di coronare il suo sogno.
Sceglie di investire i suoi risparmi in una piccola azienda agricola a Uta, vicino Cagliari: 8000 mq di terreno, animali, olivi e altre piante da frutto.
Una piccola oasi felice per tutta la famiglia, per godersi gli anni della pensione a stretto contatto con la natura.
Purtroppo però il sogno ha rischiato di interrompersi molto presto.
Poche settimane fa infatti qualche “buon intenzionato” ha avuto la brillante idea di ripulire la zona confinante, dando fuoco alle sterpaglie.
Le alte temperature, il vento e la conformazione del terreno hanno fatto il resto e, in pochi minuti, il rogo ha preso il largo invadendo la proprietà di Livio.
Le responsabilità dell'uomo negli incendi in Sardegna
In Sardegna, la questione “incendi” si fa ogni anno più pesante e la situazione sull’isola rischia di diventare ingestibile, se già non lo è.
Come apprendiamo da Protezione Civile Sardegna, nei giorni successivi alla calamità che ha colpito il terreno di Livio sono divampati oltre 70 roghi in varie località.
Un fenomeno in continuo aumento ad ogni avvento della stagione calda e che è cresciuto a tal punto da diventare una vera e propria emergenza.
La nostra denuncia parte proprio da qui, perché spesso la miccia che genera una tale quantità di distruzione è l’uomo.
Persone che, intenzionate a pulire e riordinare ampie zone di terreno, partoriscono la brillante idea di bruciare tutto.
Spesso dietro a certe pratiche criminali si celano interessi economici. Come riportato da "Il Giornale dell'Ambiente", esistono bandi europei e fondi regionali che garantiscono cospicui indennizzi ai proprietari e ai comuni colpiti da certi disastri ambientali.
Inoltre, mandare in affanno il servizio forestale significa creare i presupposti per il reclutamento di nuovi ausiliari.
Se ciò non bastasse, ad incentivare ancora di più tali atti sono le faide personali, familiari e con gli enti pubblici.
Una vera e propria piaga, una pratica dolosa, obsoleta, criminale e pericolosa che rischia di minare la sicurezza e la salute delle persone, e non solo.
Proprio come è successo a Livio che, in pochi attimi, ha visto il fuoco divampare su tutta la sua azienda. Senza pensarci un secondo si è precipitato tra le fiamme e, stordito dalle esalazioni del materiale plastico che fondeva, ha rischiato la vita per salvare i suoi animali.
Poi il provvidenziale intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile: la casa è salva come la maggior parte degli animali.
Cinque di loro non ce l’hanno fatta. Gli altri, ustionati e intossicati, ora stanno meglio ma hanno avuto bisogno di cure.
Il resto? Tutto distrutto. 150 olivi, centinaia di altre piante, sistemi di irrigazione, scorte di fieno per l’inverno, vari materiali e attrezzature.
Anni e anni di sacrifici spazzati via in pochi minuti.
Il sogno di Livio e sua moglie non meritava questa fine ma non potevano farcela da soli. Livio ha una lombo-sciatalgia che non gli permette di essere fisicamente autonomo e i recenti accadimenti lo hanno fatto vacillare anche psicologicamente.
Proprio le sue condizioni, negli ultimi mesi, non gli hanno permesso di curare il terreno come aveva sempre fatto in precedenza, anche oltre i suoi confini.
Inspiegabilmente ciò ha indotto qualcuno a bruciare tutto incondizionatamente, causando solo distruzione, fumo e macerie.
Livio si è trovato quindi in estrema difficoltà eppure amici, fornitori e vicini non hanno avuto tempo da dedicargli per aiutarlo in questo delicato momento.
Il fundraising, una risorsa per rinascere dalle ceneri degli incendi in Sardegna
Qui siamo entrati in gioco noi, perché questa storia aveva qualcosa di drammatico e surreale.
Perciò non abbiamo potuto far altro che correre in soccorso di Livio e ci siamo messi in contatto con lui: non accettiamo il fatto che delle persone che subiscono un tale danno, economico ed emotivo, vengano così abbandonati a loro stessi.
Livio ha chiesto un sostegno pratico, reale. Aveva bisogno di materiali per l’irrigazione, lamiere, un piccolo trattorino per spostare le macerie e una mano per accudire e ricoverare gli animali che, seppur salvi, pagavano le conseguenze di ciò che avevano passato.
Metrofficine ha deciso così di lanciare la raccolta fondi nazionale *Sogno Bruciato* per raggiungere la somma di 1500€, con lo scopo di far rialzare un amico che era a terra.
Un uomo che ha speso una vita lavorando, mettendo da parte risparmi e accantonando comodità, tutto per raggiungere il suo obiettivo. Alcune settimane fa il suo sogno è stato incenerito in pochi attimi, eppure c'è stato un lieto fine.
Pochi giorni fa, con estrema soddisfazione, abbiamo annunciato sul nostro gruppo Facebook MetrOfficine APS che la raccolta fondi aveva raggiunto con successo il traguardo prefissato al lancio.
Ma abbiamo fatto di meglio arrivando a € 4243,00 raccolte e consegnate.
Un risultato incredibile che va ben oltre le nostre più rosee aspettative e che regalerà a Livio una seconda possibilità.
Non possiamo far altro che ringraziare chi ha reso possibile la realizzazione di questa azione comune:
tutti coloro che ci hanno seguito nelle ultime settimane e che hanno contribuito a raggiungere un tale traguardo.
E chi non ha potuto contribuire economicamente ha comunque fornito un importante e valido sostegno pratico.
Una famiglia rom del posto ha aiutato Livio a rimuovere il ferro vecchio delle strutture carbonizzate, senza chiedere nulla in cambio.
Un'altra "nuova" amica si è mobilitata per contattare un veterinario di fiducia che, nel giro di poche ore, si è presentato nella tenuta per visitare tutti gli animali sopravvissuti all'incendio.
Ci teniamo poi a menzionare Debora Bisceglia e il suo fondamentale apporto; ci ha messi in contatto con Rosanna Pilia che ha fatto il possibile, e oltre, per far arrivare a Livio le donazioni direttamente al suo IBAN.
Un ringraziamento speciale va anche a "Italia che cambia", che ha accolto il nostro appello e ha rilanciato sui propri canali la raccolta fondi che così è potuta arrivare ad un pubblico più vasto.
"MetrOfficine - fundraising *Sogno Bruciato*: un successo"
Il fundraising era partito alla grande e si è rivelato un grande successo.
Tutti insieme abbiamo consentito a Livio di riacquisire quella serenità, tranquillità e indipendenza che si era guadagnato, sudato e - soprattutto - meritato in tutti questi anni.
Nell'arco della sua vita se l’è sempre cavata da solo ma questa volta non ce l'avrebbe fatta. Non potevamo fallire, non potevamo deluderlo e non l'abbiamo fatto.
Abbiamo restituito a Livio il suo sogno e lo abbiamo fatto insieme.
Ma non vogliamo fermarci qui, c'è ancora tanta gente che ha bisogno di supporto.
Chi volesse seguirci anche nelle prossime battaglie può iscriversi sul nostro sito e diventare Socio (rapidamente e gratuitamente).
Abbiamo già dimostrato che uniti possiamo fare tanto... ed era solo l'inizio!
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